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Dalla letteratura più recente si evince che il danno prodotto dalle radiazioni solari si protrae in modo rilevante anche nelle ore successive all’esposizione solare. Tale meccanismo è mediato dalla melanina.
L’Uomo è più esposto a danni da radiazioni solari rispetto agli animali perché la sua melanina non si trova nel fusto pilifero come negli altri mammiferi e nelle piume degli uccelli ma si trova dispersa in granuli nell’epidermide, i mela-nosomi, a livello dello strato basale e negli strati sovrastanti.
Inoltre, la melanina assorbe l’energia radiante ma nelle ore successive all’esposizione trasmette l’energia ai cheratinociti contigui per contatto diretto.
I ricercatori della Vevy Europe hanno quindi pensato di utilizzare sinergicamente alcune fra le sostanze già messe a punto per dissipare questo tipo di energia ossidante nelle ore successive all’esposizione e ridurre il potenziale danno al DNA e ad altre strutture cellulari.
Questo studio propone quindi l’utilizzo di diversi ingredienti fra loro combinati in modo sinergico, da somministrarsi opportunamente veicolati, prima, durante e dopo l’esposizione solare con l’obiettivo di neutralizzare e di modulare selettivamente gli effetti delle radiazioni solari durante la fotoesposizione e nelle ore successive.